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CAI Garfagnana

Evento 

Titolo:
Alpi Apuane - Carcaraia - Passo Focolaccia
Quando:
11.09.2011
Dove:
Alpi Apuane -
Categoria:
Gite

Descrizione

 

Domenica 11-09-11

GITA AMBIENTALE - Alpi Apuane:Campocatino - Caracaraia – Focolaccia -Tambura

 

RITROVO: ore 8.00 piazza Umberto a Castelnuovo Garf.

ITINERARIO: Campocatino – passo Tombaccia – Carcaraia – passo della Focolaccia – vetta Tambura – passo Tambura – via Vandelli - Campocatino

DIFFICOLTA’: escursionistica (con alcuni brevi passaggi leggermente esposti attrezzati con catena o cavo metallico di sicurezza)

ATTREZZATURA: da escursione più un cordini moschettoni e imbragatura per chi volesse legarsi nei facili e brevi passaggi attrezzati

TEMPO DI PERCORRENZA: circa 8 ore

DIRETTORI DI GITA: Eugenio Casanovi 3384509785 - Ottavio Baisi 0583664207

DESCRIZIONE DELLA GITA:

 

La commissione sezionale Tutela Ambiente Montano ha programmato questa gita attorno al monte Tambura che permetterà di vedere ambienti ad alto pregio naturalistico-ambientale, cave di marmo di cresta ad altissimo impatto paesaggistico e cime di montagne con panorami di ampio respiro. Scenderemo infine a valle lungo una storica strada, la Vandelli, fatta costruire nel ‘ 700 dal duca di Modena per unire la parte interna delle Apuane al versante a mare senza sconfinare dal territorio dell’allora Ducato Modenese. Gli ambienti che vedremo sono:

 

 

1) La Carcaraia, triangolare versante nord della Tambura, regione carsica fatta di rocce dall’aspetto lunare modellate dell’erosione di un ghiacciaio pensile del wurniano e traforate dal maggior complesso di abissi (ad oggi esplorato solo parzialmente) di tutte le Apuane. La Carcaraia, in sostanza, è uno splendido ambiente carsico di alta quota, dove maestosi faggi solitari spuntano qua e la in un paesaggio dominato dalle rocce, crivellato di doline e di ingressi di grotte e abissi famosi.

2) Il passo della Focolaccia 1642 mt s.l.m, sconvolto dalla presenza della cava di marmo a maggior impatto ambientale di tutta la Garfagnana, ha perso oggi la sua morfologia originaria. La cava ha  asportato il passo e l’ha abbassandolo di oltre 50 metri, modellandolo poi a foggia di bolgia dantesca con grandi gradoni di marmo nel versante verso la Garfagnana e creandogli sotto il ravaneto di maggiori dimensioni visibile dal fondovalle di Garafgnana. A pochi metri dallo sconvolgimento della cava, nel versante a mare c’è ancora il rifugio Aronte, in un angolo di prato sotto la coda del monte Cavallo, (il più antico rifugio CAI in Apuane, oggi declassato a bivacco). Testimone di un passato non lontano in cui la Focolaccia era uno dei luoghi più belli, remoti ed alpestri di tutte le Apuane, tanto da essere scelto dall’allora sezione Ligure del CAI come sede del primo rifugio di tutta la catena.



3) La vetta della Tambura (1890 mt s.l.m) che si raggiunge dalla Focolaccia lungo la facile cresta ovest, sassosa e senza eccessive pendenze, è suddivisa in 2 parti da una spalla detta monte Crispo. La facile e poco faticosa salita alla Tambura regala splendide vedute sul versante a mare, sulla Garfagnana e sulla catena appenninica.

 

 

4) La via Vandelli. Storico percorso settecentesco che univa Modena, capitale ducale, con Massa, nato per volere del Duca Francesco III d'Este per dare uno “sbocco al mare” per il suo stato. Combinato il matrimonio del figlio Ercole con Maria Teresa Cybo-Malaspina (erede del Ducato di Massa e Carrara) il Duca commissionò la costruzione di una strada che fosse all'avanguardia, per quei tempi, all’ingegnere ducale abate Domenico Vandelli. L’alta quota del valico (1620 m.) l’orografia e la geologia dei luoghi, unite all’inclemenza del clima, non permisero mai alla strada di divenire un’importante via commerciale. La Vandelli è divenuta col tempo un simbolo della sfida tecnica impossibile, opera ingegneristica notevole per il suo tempo, ma di fatto inadeguata allo scopo per cui fu ideata. Coi secoli è divenuta una bella mulattiera e un buon sentiero CAI.

 

Commissione Sezionale T.A.M. (Tutela Ambiente Montano)