Joomla TemplatesWeb HostingFree Money
 
Bhutan, l’ultimo regno himalayano Stampa
Scritto da Danilo Musetti   
Gio 03 Febbraio 2011
Indice
Bhutan, l’ultimo regno himalayano
Trekking di 18 giorni
Trekking di 30 giorni
Tutte le pagine

Il Paese del Drago Tonante


Il Bhutan si trova tra le montagne dell’Himalaya orientale a Nord confina con il Tibet ed a Sud con l’India.
Avvolto nel mito e protetto da secoli d'isolamento, il Bhutan è ancora oggi è uno dei luoghi al mondo meno influenzati dalla cultura occidentale.
Le tradizioni del passato sono tenute in gran conto dagli abitanti, così come l’attaccamento alla natura che è oggetto di grande rispetto, poche altre nazioni al mondo possono vantare la stessa biodiversità e ancora meno si sono mosse con uguale impegno per conservare questo patrimonio naturale con l’istituzione di parchi nazionali ( 26,23% del territorio) e corridoi biologici (9% del paese).

Il nome Bhutan potrebbe derivare dal sanscrito Bhotant e significare “fine del Tibet” o da Bhu Uttan, che significa “terra alta”; storicamente però la popolazione del Paese si riferisce alla propria terra con la denominazione di Druk Yul, ovvero “Terra del Dragone Tonante”.
Il paese è oggi una Monarchia parlamentale dove il Re è il Capo dello Stato ed il Governo è eletto dal Parlamento. Thimphu è nota come l’unica capitale al mondo senza semafori. Nel Paese è ricercata la Felicità Nazionale Lorda che è ritenuta dal re di gran lunga più importante del Prodotto Interno Lordo; non si deve perciò raggiungere la crescita economica a spese di una peggior qualità di vita.
La principale fonte di ricchezza è il settore primario: un’agricoltura di sussistenza, l’artigianato e lo sfruttamento di foreste provvedono al sostentamento di gran parte della popolazione.
I Bhutanesi sono molto religiosi e l’importanza del Buddismo è evidente in ogni aspetto della loro vita, monaci, suore e sacerdoti laici occupano una posizione di rilievo nella vita pubblica.
La maggior parte dell’esiguo numero di visti turistici che vengono rilasciati annualmente viene utilizzato per visitare le città principali del paese, le architetture monastiche e religiose.
Il nostro itinerario invece si spingerà a Nord, tra le montagne, lungo un percorso frequentato da poche decine di persone ogni anno e considerato da molti uno dei trekking più impegnativi e belli al mondo.
La combinazione lunghezza del percorso, quote raggiunte, presenza di neve sui passi e condizioni meteorologiche imprevedibili, rendono questo trekking una vera sfida, un’avventura eccitante ed indimenticabile.


Jhomolhari – Laya  trekking

Periodo indicativo 5-25 Ottobre 2011 (21 giorni Italia – Italia)
Durata viaggio 18 notti – 19 giorni
Difficoltà Necessaria una buona condizione psico-fisica e capacità di adattamento
Tipologia alloggi 19 Giorni di viaggio in Bhutan con 13 giorni di trekking di cui 1 di riposo/acclimatamento. 12 notti in tenda e 6 in hotel.

 

Questo itinerario è parte dello Snowman Trekking e permette di attraversare, insieme al gruppo che proverà a compiere l’intera traversata, splendide zone montane, fino ad arrivare al campo base del Monte Jhomolhari ( 7315 metri), superando un passo di oltre 5000 metri e arrivare al bel villaggio di Laya, da dove in 4 giorni di cammino lungo la valle del Mochu si arriverà al bellissimo Dzong di Punakha da dove in auto si ritornerà a Thimphu e Paro.
Uno splendido itinerario ad anello che permetterà di vedere paesaggi ricchi di splendide cime himalayane, villaggi tradizionali ed antichi monasteri senza dover affrontare troppi passi in alta quota e limitando a 13/14 i giorni di cammino.
Tuttavia anche per questo itinerario vengono richiesti buona condizione psico-fisica e capacità di adattarsi a condizioni climatiche non sempre ottimali con ben 12 notti in campi tendati..
Nel 1993 ho camminato per circa un mese tra queste splendide montagne, abitate da popolazioni miti ed ospitali, ho visitato antichissimi monasteri in cui giovani monaci erano intenti ad affinare la loro conoscenza delle tradizioni religiose e culturali di quello che oggi è l’Ultimo Regno Himalayano. Sono convinto che il Bhutan saprà ancora oggi affascinare e stupire anche il viaggiatore più esperto, saprà mostrare tra un dedalo di impervie montagne la sua antica essenza in un fantastico mix di storia,  cultura e paesaggi mozzafiato.

Giorno 01. Arrivo a Paro:
Atterraggio all’'aeroporto di Paro, già questa una vera e propria esperienza, incontro con il rappresentante locale trasferimento all’hotel di Paro a circa 15 minuti in auto.
Nel pomeriggio è prevista la visita al Monastero di Taktsang, letteralmente “Il Nido della Tigre” incredibilmente aggrappato su una sporgenza rocciosa, sotto di sé un salto di centinaia di metri. Dal monastero avremo una vista sbalorditiva della valle di Paro. Si narra che nella seconda metà dell'ottavo secolo, il guru Padma Sambhava venne a meditarne nel punto in cui oggi sorge  il monastero, arrivò in quel luogo così impervio su una tigre volante. L’escursione sarà un ottimo aiuto all’acclimatamento, saliremo infatti circa 900 metri di quota con una escursione di circa 4 ore, i tempi sono un po’ stretti ma ci riposeremo il giorno seguente. Notte in hotel a Paro. Altitudine 2250 metri.

Giorno 2: Paro – Thimphu Tshechu Festival – Paro  ( 55 KM / 1 ora in pulmino ).
Dopo colazione partiremo alla volta di Thimphu, la capitale del regno, per assistere allo Tsechu Festival; il viaggio impiegherà circa un’ora in auto. Il Tsechu Festival di Thimpu è uno dei più importanti festival religiosi dell’Himalaya,  questo festival è dedicato al Guru Rinpochè che introdusse il buddismo tantrico in Bhutan nell’ottavo secolo.  Maschere rappresentanti animali, persone e divinità si affrontano all’interno dello splendido Dzong con danze ritmate e colorate. E’ questa una bella occasione per incontrare la popolazione locale che partecipa in massa all’evento sfoggiando gli abiti ed i monili più preziosi. Un affollata ed inebriante esperienza prima di immergersi  nel silenzio  delle foreste di rododendri e nel profondo isolamento delle valli himalayane.  Nel pomeriggio rientreremo a Paro in auto. Notte in hotel a Paro. Altitudine 2250 metri.

Giorno 3:  Paro – Drukgyal Dzong – Shana Zampa, Distanza 17 km; tempo 5 - 6 ore.
Dopo la prima colazione percorreremo in auto 16 km per raggiungere le rovine dello Drukgyal Dzong da dove avrà inizio il nostro trekking. Si seguirà il fiume Paro attraversando campi coltivati e villaggi pittoreschi. Le foreste sono abitate da numerosi uccelli e farfalle dai colori sgargianti.
Notte in campo tendato a Shana. Altezza 2.870 metri.

Giorno 4: Shana Zampa - Thangthangkha: Distanza 22 km; Tempo 6 - 7 ore.
Il sentiero segue il fiume attraversando una fitta zona boscosa, incontrando alcune fattorie isolate. Entreremo nel territorio del Parco Nazionale Jigme Dorjii. Il percorso sale e scende lungo il fiume attraverso boschi di querce, rododendri e felci su esili tracce fino ad un piccolo riparo di pietra e una casa in classico stile Bhutanese, tra un bosco di cedro e prati dove ci accamperemo.
Campo tendato nei pressi di Thankthangkha. Altezza 3630 metri.

Giorno 5: Thangthangka - Jangothang: Distanza 19 km; Tempo 5 - 6 ore.
Al mattino dopo avere superato un piccolo presidio militare, il sentiero abbandona lentamente l’area coperta dalla foresta e gradualmente si arrampica in una bella valle raggiungendo Tegethang, dove troveremo alcune abitazioni inverali di pastori di yak. Ci accamperemo in uno dei luoghi più belli di tutta l’Himalaya ad oltre 4000 metri, circondati da cime innevate di grande bellezza. Nei pressi del campo anche le rovine  di una vecchia fortezza usata per difendere il Bhutan dalle invasioni tibetane.
Campo tendato a Jangothang. Altezza 4.090 M.

Giorno 6: Jangothang (acclimatazione)
Giornata di acclimatamento e per godere della superba vista  che circonda Jangothang o giornata di scorta da utilizzare lungo il percorso in caso di necessità.
Campo tendato a Jangothang. Altezza 4.090 M.

Giorno 7: Jangothang - Lingshi: Distanza 18 km; Tempo 6 - 7 ore.
Il sentiero segue il ruscello per circa  mezz'ora e poi attraversa un ponticello sulla destra. Inizia da qui l'ascensione ad una cresta con una vista mozzafiato del Jhomolhari, del Jichu Drakey e del Tsrim Ghang tutte cime di otre 7000 metri. Si prosegue lungo la valle, quasi pianeggiante, fino all'ascensione che porta al Nyeley-La ad una quota di 4.870 metri. Dal passo si ridiscende gradualmente all'accampamento di Lingshi, godendo di uno splendido panorama sulle montagne e sullo Dzong di Lingshi. Campo tendato a Lingshi. L'altezza è di circa 4000 metri.

Giorno 8: Lingshi - Chebisa: Distanza 12 km; Tempo 4-5 ore.
Passeggiata fino allo Dzong di Lingshi, appollaiato sulla sommità di una collina con splendida vista del fiume Winding e di magnifiche cime. Sarà una giornata piuttosto facile con una piacevole camminata attraverso bei villaggi e  accampamenti di pastori di yak. Pranzo nei pressi del bel villaggio di Goyuna. Dopo pranzo, una breve camminata ci porterà al villaggio di Chebisa.Campo tendato a Chebisa nei pressi del ruscello. Altezza 3.880 metri.

Giorno 9: Chebisa - Shomuthang: Distanza 17 km; Tempo 7-8 ore.
La giornata inizia con una ripida salita fino a raggiungere il Guba-La ad una quota di 4.440 metri, il passo verrà raggiunto in circa 4 ore di cammino. La discesa porterà al luogo ove pranzeremo per poi entrare in una foresta di rododendri. Il pomeriggio continua su un percorso sali scendi, dopo l’attraversamento di un ruscello, procederemo attraverso foreste di rododendri ed accampamenti di  pastori di yak. Sarà possibile avvistare le Blue Sheep. Campo tendato a Shomuthang. Altezza 4260 M.

Giorno 10: Shomuthang - Robluthang: Distanza 18 km; Tempo 7-8 ore.
Ancora un inizio in salita verso il Jari-La  ad una quota di 4.747 metri poi discesa nella valle di Tsharijathang, ove in estate si può avvistare il raro Himalayan Takin  (animale nazionale del Bhutan). Dovremo affrontare un guado del fiume poiché il piccolo ponte è stato portato via dalle acque. La marcia procede quindi in salita fino a raggiungere la meta del giorno, l'accampamento di Robluthang. Altezza 4160 metri.

Giorno 11: Robluthang - Lemithang: Distanza: 19 km; Tempo 7-8 ore.
Una giornata impegnativa che ci porterà ai 5000 metri del Shinje-La, l’aria si fa più rarefatta ma la vista delle montagne sarà strabiliante. Ridiscenderemo a Lemithang lungo uno stretto sentiero poi dovremo guadare nuovamente il fiume. L'ultima parte del percorso sarà molto interessante con belli scorci sul Gangchey Peak. Campo tendato  a Lemithang. Altezza 4140 metri.

Giorno 12: Lemithang - Laya: Distanza:10 km; Tempo 5-6 ore.
Seguiremo la valle in discesa parallelamente al Timuchang Chhu attraverso foreste di  abeti e cedri. Potremo incontrare carovane di yak provenienti dal villaggio di Laya e carichi di merci spesso introdotte di contrabbando nel paese.
Circa 30 minuti prima di Laya il sentiero si divide, seguiremo la traccia di sinistra. Dopo aver proceduto tra piccole salite e discese raggiungeremo una cresta ed un Chorten da dove comparirà il caratteristico villaggio di Laya nei pressi del quale ci accamperemo. Altezza: 3800m.

Giorno  13: Laya – Koina: Distanza 19 km; Tempo 6-7 ore
Una volta salutato il gruppo che proseguirà verso la sperduta valle del Lunana inizieremo il nostro camino sul sentiero che sale e scende lungo il corso del fiume superando ostacoli naturali ed offrendo straordinari scorci sul fiume, sui suoi affluenti e su numerose cascate. Campo tendato a 3050 metri di quota nei pressi di Koenig.

Giorno  14: Koina – Gasa Tsachu (sorgenti calde): Distanza 14 km; Tempo 6-7 ore
Si sta scendendo ma prima occorrerà superare un altro passo il Babe-La a circa 3900 metri di quota, dopodiché il sentiero proseguirà in discesa fino al campo tendato che sarà posto nei pressi dello splendido Dzong di Gasa, arriveremo sino alle sorgenti di acqua calda nei presse delle quali posizioneremo il campo, Gasa Tsachu è la sorgente termale più famosa del Bhutan. Campo tendato a 2240 metri di quota nei pressi di Gasa Tsachu.

Giorno 15: Gasa – Tashithang – Punakha: Distanza 18 km; Tempo 6 ore
Sarà questo l’ultimo giorno di cammino, dopo una breve ascensione, il sentiero salirà attraverso la Rolling Hills ed attraverserà foreste di quercia e pini, passeremo anche alcuni villaggi circondati da  campi di frumento. Avremo la possibilità anche di godere di una affascinante vista dello Dzong di Gasa che aggrappato ad una parete sembrerà galleggiare nell’aria. Il sentiero scende tra terrazzamenti agricoli sopra il Mochu (Chu significa fiume) addentrandosi in una gola semitropicale e molto fertile dove troveremo alberi di banana e varia vegetazione tropicale. Sarà possibile anche avvistare le scimmie sugli alberi. Nei pressi Tashithang troveremo ad aspettarci un’auto con la quale raggiungeremo Punakha con il suo bellissimo Dzong. Notte in hotel. Altitudine 1350 metri.

Giorno  16: Punakha - Punakha
Dopo una notte di comodo riposo ed una colazione in hotel andremo a visitare lo Dzong di Punakha.
Punakha è stata capitale del Bhutan fino al 1955, il suo imponente Dzong si trova fra due fiumi, il Phochu e il Mochu che significano rispettivamente fiume maschio e  fiume femmina. Lo Dzong è stato costruito da Shabdrung Ngawang Namgyal, il fondatore del Bhutan, nel 1637 ed è uno degli Dzong più importante ed antichi dell’intero paese.
Nel pomeriggio faremo una breve salita di 25 minuti per visitare Chimi Lhakhang, il tempio della fertilità ove la gente si reca per essere benedetto dal Lama Drukpa Kuenley. In serata raggiungeremo in auto Wangdue Phodrang Dzong per un tra monto sulla valle. Notte in hotel. Altitudine 1350 metri..  

Giorno  17: Punakha – Thimphu ( 70 km / 3 ore)
Dopo colazione partiremo alla volta della capitale del regno, Thimphu. Lungo strada ci fermeremo per ammirare i 108 chorten costruiti nel 2004 come tributo al quarto re del Bhutan e alla pace e serenità del regno himalayano. In giornate limpide si potrà avere una bella vista della catena himalayana. Dopo il pranzo si potrà visitare la città di Thimphu, con il Memorial Chorten (Stupa), il piccolo Zoo, la biblioteca nazionale, la scuola di pittura, la fabbrica tradizionale della carta,  lo Dzong di Trashichoe, sede del governo reale e anche l’emporio dei prodotti dell’artigianato bhutanese.
Cena e pernottamento in hotel a Thimphu, altitudine 2350 metri.

Giorno  18: Thimphu – Paro ( 176 Km / 6 ore)
L’ultimo giorno di permanenza in Bhutan ci permetterà di esplorare la bella valle di Paro. In mattinata raggiungeremo Paro e lo Dzong di Ta costruito nel 1651, come torre per il Rinpung Dzong. Dal 1967 la torre è sede del Museo Nazionale con collezioni artistiche affascinanti, antichità e manufatti religiosi. Successivamente visiteremo il Rinpung Dzong costruito nel 1646, prima sede spirituale del paese. Se avremo tempo visiteremo anche il più antico monastero del Bhutan, il Kyichu Lhakhang, costruto nel 7° secolo dal re tibetano Songsten Gampo.
Nel tardo pomeriggio avremo tempo per rilassarci lungo la piccola strada principale di Paro con i tradizionali negozi bhutanesi.
Cena e pernottamento in hotel a Paro. Altitudine 2250 metri.

Giorno 19: Partenza da Paro
Dopo colazione ci trasferiremo all’aeroporto di Paro per iniziare il rientro in Italia, la splendida avventura in Bhutan resterà un indelebile ricordo.



Snowman trekking

Periodo indicativo 5 Ottobre–6 Novembre 2011 (33 giorni Italia–italia)
Durata viaggio 30 notti- 31 giorni
Difficoltà Riservato a trekkers con buona esperienza, richiesta ottima condizione psico-fisica
Tipologia alloggi 31 Giorni di viaggio con 26 giorni di trekking di cui 4 di riposo/acclimatamento. 25 notti in tenda e 5 notti in hotel.

 

Lo Snowman Trekking è considerato da molti uno dei trekking più impegnativi e belli al mondo. La combinazione lunghezza del percorso, quote raggiunte, presenza di neve sui passi e condizioni meteorologiche imprevedibili, rendono la traversata del leggendario regno del Bhutan una vera sfida, una delle ultime avventure, un’esperienza eccitante ed indimenticabile.
A causa delle difficoltà che si incontreranno sul percorso è importante che tutti i partecipanti abbiano una buona esperienza, con un curriculum personale piuttosto ampio di trekking in alta quota ed in regioni remote. Per poter partecipare alla spedizione sarà necessaria una condizione psico-fisica eccellente e una notevole determinazione.
Ho percorso questo itinerario in solitaria nel 1993 ed ancora oggi ricordo con grande emozione i paesaggi, la gente e gli straordinari monasteri che ho incontrato durante quella bellissima esperienza. Il Bhutan ha saputo mantenere intatte le sue tradizioni sia religiose che culturali in un contesto paesaggistico tipico dell’Himalaya, un mix straordinario che giustifica un budget di spesa certo non proprio economico. L’ultimo regno himalayano saprà stupire anche il viaggiatore più esperto avvolgendolo in una inebriante atmosfera ormai scomparsa altrove.

Giorno 01: Arrivo a Paro
Atterraggio all’'aeroporto di Paro, già questa una vera e propria esperienza, incontro con il rappresentante locale trasferimento all’hotel di Paro a circa 15 minuti in auto.
Nel pomeriggio è prevista la visita al Monastero di Taktsang, letteralmente “Il Nido della Tigre” incredibilmente aggrappato su una sporgenza rocciosa, sotto di sé un salto di centinaia di metri. Dal monastero avremo una vista sbalorditiva della valle di Paro. Si narra che nella seconda metà dell'ottavo secolo, il guru Padma Sambhava venne a meditarne nel punto in cui oggi sorge  il monastero, arrivò in quel luogo così impervio su una tigre volante. L’escursione sarà un ottimo aiuto all’acclimatamento, saliremo infatti circa 900 metri di quota con una escursione di circa 4 ore, i tempi sono un po’ stretti ma ci riposeremo il giorno seguente. Notte in hotel a Paro. Altitudine 2250 metri.

Giorno 2: Paro – Thimphu Tshechu Festival – Paro  ( 55 KM / 1 ora in pulmino ).
Dopo colazione partiremo alla volta di Thimphu, la capitale del regno, per assistere allo Tsechu Festival; il viaggio impiegherà circa un’ora in auto. Il Tsechu Festival di Thimpu è uno dei più importanti festival religiosi dell’Himalaya,  questo festival è dedicato al Guru Rinpochè che introdusse il buddismo tantrico in Bhutan nell’ottavo secolo.  Maschere rappresentanti animali, persone e divinità si affrontano all’interno dello splendido Dzong con danze ritmate e colorate. E’ questa una bella occasione per incontrare la popolazione locale che partecipa in massa all’evento sfoggiando gli abiti ed i monili più preziosi. Un affollata ed inebriante esperienza prima di immergersi  nel silenzio  delle foreste di rododendri e nel profondo isolamento delle valli himalayane.  Nel pomeriggio rientreremo a Paro in auto. Notte in hotel a Paro. Altitudine 2250 metri.

Giorno 3:  Paro – Drukgyal Dzong – Shana Zampa, Distanza 17 km; Tempo 5 - 6 ore.
Dopo la prima colazione percorreremo in auto 16 km per raggiungere le rovine dello Drukgyal Dzong da dove avrà inizio il nostro trekking. Si seguirà il fiume Paro attraversando campi coltivati e villaggi pittoreschi. Le foreste sono abitate da numerosi uccelli e farfalle dai colori sgargianti. Notte in campo tendato a Shana. Altitudine 2870 metri.

Giorno 4: Shana Zampa - Thangthangkha: Distanza 22 km; Tempo 6 - 7 ore.
Il sentiero segue il fiume attraversando una fitta zona boscosa, incontrando alcune fattorie isolate. Entreremo nel territorio del Parco Nazionale Jigme Dorjii. Il percorso sale e scende lungo il fiume attraverso boschi di querce, rododendri e felci su esili tracce fino ad un piccolo riparo di pietra e una casa in classico stile Bhutanese, tra un bosco di cedro e prati dove ci accamperemo.
Campo tendato nei pressi di Thankthangkha. Altezza 3630 metri.

Giorno 5: Thangthangka - Jangothang: Distanza 19 km; Tempo 5 - 6 ore.
Al mattino dopo avere superato un piccolo presidio militare, il sentiero abbandona lentamente l’area coperta dalla foresta e gradualmente si arrampica in una bella valle raggiungendo Tegethang, dove troveremo alcune abitazioni inverali di pastori di yak. Ci accamperemo in uno dei luoghi più belli di tutta l’Himalaya ad oltre 4000 metri, circondati da cime innevate di grande bellezza. Nei pressi del campo anche le rovine  di una vecchia fortezza usata per difendere il Bhutan dalle invasioni tibetane.
Campo tendato a Jangothang. Altezza 4.090 M.

Giorno 6: Jangothang (acclimatazione):
Giornata di acclimatamento e per godere della superba vista  che circonda Jangothang o giornata di scorta da utilizzare lungo il percorso in caso di necessità.
Campo tendato a Jangothang. Altezza 4.090 M.

Giorno 7: Jangothang - Lingshi: Distanza 18 km; Tempo 6 - 7 ore.
Il sentiero segue il ruscello per circa  mezz'ora e poi attraversa un ponticello sulla destra. Inizia da qui l'ascensione ad una cresta con una vista mozzafiato del Jhomolhari, del Jichu Drakey e del Tsrim Ghang tutte cime di otre 7000 metri. Si prosegue lungo la valle, quasi pianeggiante, fino all'ascensione che porta al Nyeley-La ad una quota di 4.870 metri. Dal passo si ridiscende gradualmente all'accampamento di Lingshi, godendo di uno splendido panorama sulle montagne e sullo Dzong di Lingshi. Campo tendato a Lingshi. L'altezza è di circa 4000 metri.

Giorno 8: Lingshi - Chebisa: Distanza 12 km; Tempo 4-5 ore.
Passeggiata fino allo Dzong di Lingshi, appollaiato sulla sommità di una collina con splendida vista del fiume Winding e di magnifiche cime. Sarà una giornata piuttosto facile con una piacevole camminata attraverso bei villaggi e  accampamenti di pastori di yak. Pranzo nei pressi del bel villaggio di Goyuna.
Dopo pranzo, una breve camminata ci porterà al villaggio di Chebisa.Campo tendato a Chebisa nei pressi del ruscello. Altezza 3.880 metri.

Giorno 9: Chebisa - Shomuthang: Distanza 17 km; Tempo 7-8 ore.
La giornata inizia con una ripida salita fino a raggiungere il Guba-La ad una quota di 4.440 metri, il passo verrà raggiunto in circa 4 ore di cammino. La discesa porterà al luogo ove pranzeremo per poi entrare in una foresta di rododendri. Il pomeriggio continua su un percorso sali scendi, dopo l’attraversamento di un ruscello, procederemo attraverso foreste di rododendri ed accampamenti di  pastori di yak. Sarà possibile avvistare le Blue Sheep. Campo tendato a Shomuthang. Altezza 4260 Metri.

Giorno 10: Shomuthang - Robluthang: Distanza 18 km; Tempo 7-8 ore.
Ancora un inizio in salita verso il Jari-La  ad una quota di 4.747 metri poi discesa nella valle di Tsharijathang, ove in estate si può avvistare il raro Himalayan Takin  (animale nazionale del Bhutan). Dovremo affrontare un guado del fiume poiché il piccolo ponte è stato portato via dalle acque. La marcia procede quindi in salita fino a raggiungere la meta del giorno, l'accampamento di Robluthang. Altezza 4160 metri.

Giorno 11: Robluthang - Lemithang: Distanza: 19 km; Tempo 7-8 ore.
Una giornata impegnativa che ci porterà ai 5000 metri del Shinje-La, l’aria si fa più rarefatta ma la vista delle montagne sarà strabiliante. Ridiscenderemo a Lemithang lungo uno stretto sentiero poi dovremo guadare nuovamente il fiume. L'ultima parte del percorso sarà molto interessante con belli scorci sul Gangchey Peak. Campo tendato  a Lemithang. Altezza 4140 metri.

Giorno 12: Lemithang - Laya: Distanza:10 km; Tempo 5-6 ore.
Seguiremo la valle in discesa parallelamente al Timuchang Chhu attraverso foreste di  abeti e cedri. Potremo incontrare carovane di yak provenienti dal villaggio di Laya e carichi di merci spesso introdotte di contrabbando nel paese.
Circa 30 minuti prima di Laya il sentiero si divide, seguiremo la traccia di sinistra. Dopo aver proceduto tra piccole salite e discese raggiungeremo una cresta ed un Chorten da dove comparirà il caratteristico villaggio di Laya nei pressi del quale ci accamperemo.
A Laya i due gruppi si divideranno, alcuni continueranno lungo le pendici delle vette himalayane per arrivare nel Lunana, mentre altri inizieranno la discesa che in 5 giorni porterà a Punakha.
Campo tendato a Laya. Altezza: 3800m.

Giorno 13: Laya – Laya: Giornata di riposo e acclimatamento a Laya.
Esploreremo i dintorni del villaggio ma seguiremo anche la tradizione che permette di visitare le abitazioni senza essere invitati. Troveremo sempre qualcuno ben felice di offrire una tazza di tè o di Chang (bevanda locale). La gente di Laya indossa abiti molto interessanti, ricordo ancora le enormi collane e monili che adornavano gli abiti tradizionali della donne e soprattutto il caratteristico cappello a punta che portano con fierezza.
Campo tendato a laya. Altezza 3800 metri.

Giorno 14: Laya - Rhodophu: Distanza: 19 km; Tempo 7-8 ore.
Si inizia in discesa fino ad un “check point” militare per poi continuare lungo il fiume fino al bivio per Rodophu. Dopo pranzo continueremo a salire attraverso cespugli di rododendro. Campo tendato a Rhodophu. Altezza 4,350 metri.

Giorno 15: Rhodophu a Narethang: Distanza: 16 km; Tempo 7-8 ore
Ci aspetta una lunga giornata che inizia salendo ai 4700 metri del Tsomo-La a 4900 metri. Superato il passo e raggiungeremo una piccola sommità da cui poter vedere per la prima volta la mitica valle di Lunana, il Jomolhari ed il Jichu Drake. Discendendo a Narethang passeremo attraverso un bosco di rododendri nani per arrivare ai piedi dello splendido Gangla Karchung (6395 metri). Campo tendato. Altezza 4900 metri.

Giorno 16: Narethang - Tarina: Distanza: 19 km; Tempo 7-8 ore
L’itinerario prosegue in pianura per 4 ore di marcia fino ad incontrare l’ascensione che ci condurrà al passo di Gangla Karchula a 5.120 metri di altezza. La vista dal passo leva il fiato. Davanti a noi numerose cime tra cui il Jekangphu Gang (7100 metri), il Tsenda Kang ed il Teri Gang (7300 metri), la discesa segue un’ampia morena glaciale mentre un grande ghiacciaio discende dal Teri Gang fino a creare un lago turchese. La discesa ci porterà nella valle di Tarina dove ci accamperemo lungo le rive del Tang Chu . Campo tendato. Altezza 3.970 metri.

Giorno 17: Tarina - Woche: Distanza: 14 km; Tempo 6-7 ore.
Giornata piuttosto facile lungo il corso del fiume. Per circa un’ora cammineremo lungo il fiume Tarina, tutto intorno potremo ammirare belle cascate. Successivamente il sentiero potrebbe diventare insidioso a causo del fango presente all’interno della foresta, dopo circa mezz’ora di cammino inizieremo a salire ripidamente, attraversando zone  franose. Potremo raggiungere il villaggio di Woche il primo della regione del Lunana, piuttosto presto, forse addirittura per il pranzo. Campo tendato a Woche. Altezza: 3910 metri.

Giorno 18: Woche - Lhedi: Distanza: 13 km; Tempo 6-7 ore.
Il percorso inizia attraverso foreste di abeti e ginepri e poi cespugli di rododendro. Ci arrampicheremo fino al Keche – La  (4,650 metri) da dove potremo ammirare le montagne che ci circondano. Dopo il passo discenderemo fino al fiume che costeggeremo fino al villaggio di Lhedi con viste sbalorditive della Table Mountain. A Lhedi è presente un punto di assistenza sanitaria di base ed una scuola.  Campo tendato. Altezza 3.700 metri.

Giorno 19: Lhedi - Thanza: Distanza: 17 km; Tempo 7-8 ore.
Con una giornata di bel tempo avremo splendide vedute della Table Mountain (7100 metri). Il nostro percorso continua seguendo il fiume e salendo gradualmente al villaggio di Chozo (4090 metri) dove è presente uno Dzong ancora in uso. Dopo pranzo lo visiteremo per poi continuare lungo la valle che diventa più ampia. Davanti a noi 3000 metri di neve e ghiaccio del Table Mountauin che sovrastano la meta del giorno, il villaggio di Thanza. Alcuni gruppi preferiscon piazzare il campo a Thoecha. Campo tendato a Thanza o Thoencha a 4150 metri di quota.

Giorno 20: Thanza – Thanza: Giornata di acclimatamento/riposo/esplorazione
Una giornata di sosta a Thanza può rappresentare un’occasione per entrare in contatto con una popolazione che vive in un assoluto isolamento per alcuni mesi l’anno, si potranno visitare alcune abitazioni o salire ai laghi che sovrastano il villaggio, proprio sotto l’enorme mole della Table Mountain. A Thanza cambieremo i cavalli ed al loro posto utilizzeremo i forti yak per trasportare la nostra attrezzatura ed i viveri. Campo tendato a Thanza o Thoencha a 4150 metri di quota.

Giorno 21: Thanza - Tsorim: Distanza: 19 km; Tempo 8-9 ore.
Il cammino inizia con una salita che ci permetterà di godere di splendide viste sul villaggio di Thanza e sulla Table Mountain, raggiungeremo una cresta a 4.500 metri di quota per poi arrivare gradualmente fino a 4650 metri nei pressi di un piccolo ponte. Dopo pranzo saliremo verso sinistra con splendide viste sulle montagne circostanti, perennemente innevate, cresta dopo cresta raggiungeremo il luogo ove ci accamperemo, Tsorim ad una altezza di 5150 metri,sarà questo il campo più alto di tutto l’itinerario.

Giorno 22:Tshorim -  Campo Base del Gangkhar Puensum: Distanza: 19 km; Tempo 7-8 ore.
In questa giornata toccheremo il punto più alto del nostro itinerario, raggiungeremo i laghi di Tshorim nelle cui acque si specchiano le bianche montagne del Gophu–La, l’omonimo passo non è molto distante con i suoi 5250 metri di quota. Dal passo il paesaggio ci apparirà come mai prima durante il percorso. Due grandi alghi turchesi e le pareti della montagna inviolata più alta del mondo, tempo permettendo renderanno memorabile questa giornata. Scenderemo lungo creste godendo della vista fino a raggiungere l’impressionate parete Sud-Ovest del Gangkhar Puensum (7549 metri ). Campo tendato ad una altezza di circa 4970 metri.

Giorno 23: Campo Base del Gangkhar Puensum: Giornata esplorativa o di riposo.
Potremo utilizzare la giornata a disposizione per riposarsi dopo la tappa impegnativa precedente oppure esplorare l’area per scattare qualche fotografia delle montagne da punti di vista diversi.  Campo tendato ad una altezza di circa 4970 metri.

Giorno 24: Campo Base Gangkhar Puensum - Geshe Woma: Distanza: 18 km; Tempo 6-7 ore.
Inizieremo a lasciarci alle spalle le grandi montagne anche se l’itinerario da compiere è ancora lungo. Il percorso quotidiano segue lo Sha Chu e discende gradualmente a Geshe Woma. Campo tendato. Altezza 4.200 metri.

Giorno 25: Geshe Woma - Warathang: Distanza: 19 chilometri; Tempo 8-9 ore.
Il percorso continua seguendo lo Sha Chu per circa due ore e mezzo fino alla ripida ascensione verso il Saka-La (4600 metri). Il sentiero è poco visibile e sarà necessario guardare in direzione del passo per non andare fuori strada. Pranzo nei pressi di un accampamento di pastori di yak. Discesa fino ad alcuni laghi per poi risalire al Wartang-La (4590m). Ancora splendidi panorami tra laghi e montagne innevate. Campo tendato a 4000 metri di quota.

Giorno 26: Warathang - Dur Tsachu: Distanza: 16 km; Tempo 5-6 ore.
Una breve ascensione di mezz'ora ci porterà Juele-La (4400 metri). Dopo il passo si ridiscende fino al fiume attraverso una fitta foresta di rododendri, ginepri e conifere. Dopo il ponticello una breve ascensione ci condurrà fino alle calde sorgenti di Dur Tsachu, in cui il guru Padmasambava si è immerso e dove anche io nel 1993 ho fatto un lungo bagno, il primo dopo oltre 20 giorni di cammino.

Giorno 27: Dur Tsachu - Tshochenchen: Distanza: 18 km; Tempo 7-8 ore.
Dopo i bagni ristoratori nelle vasche di Dur Tsachu saremo pronti per affrontare l’ultimo delle lunga serie di passi, il Jule-La (4700 metri). Dal ruscello una salita costante con belle vedute sulla valle e le montagne del Lunana. Supereremo laghi azzurri ed accampamenti di jak per poi giungere a Thochechen dove passeremo la notte in campo tendato a 3.800 metri di quota.

Giorno 28: Tshochenchen – Gorsum - Dur - Jakar: Distanza: 35 km; Tempo 10 ore.
Ultimo giorno di trekking. Il percorso seguirà il Chamkhar Chu, scendendo gradualmente fino al villaggio di Dur dove troveremo ad attenderci alcuni mezzi per raggiungere Jakar nel Bumthang. Notte in hotel. Altitudine 2650 metri.

Giorno 29: Bumthang Festival - Trongsa
Una intera giornata per visitare il Bunthang. Parteciperemo al festival al mattino e visiteremo la valle nel pomeriggio. Vedremo lo Dzong di Jakar il Kurjev Lhakhang, Kenchosum Lhakhang e il monastero di Tamshing. Nel tardo pomeriggio proseguiremo per Trongsa dove passeremo la notte. Notte in hotel a Trongsa.

Giorno 30: Trongsa - Paro
Giornata di trasferimento, circa 8-9 ore in auto per raggiungere Paro. Cena e pernottamento in hotel a Paro.

Giorno 31:Partenza da Paro
Dopo colazione ci trasferiremo all’aeroporto di Paro per iniziare il rientro in Italia, la splendida avventura in Bhutan resterà un indelebile ricordo.

N.B. La traversata prevede di superare numerosi passi alcuni ad oltre 5000 metri di quota, il più alto a circa 5300 metri. L'itinerario oltre Laya sarà sempre a quote piuttosto elevate, mediamente tra i 3500 ed i 4200 metri. Ciò significa che solo un fisico ben allenato, a livello muscolare ed aerobico, potrà affrontare senza problemi l'intero percorso. L’organizzazione si riserva di non ammettere alla spedizione persone non adeguatamente allenate,  a tale proposito verranno realizzate delle escursioni in zona per testare la preparazione atletica dei partecipanti ed amalgamare il gruppo.
La durata e le caratteristiche del territorio che attraverseremo, l'impossibilità di dividere il gruppo una volta superato il villaggio di Laya, impongono una seria autovalutazione da parte dei partecipanti anche da un punto di vista motivazionale e psichico.