CAI Garfagnana

I Duchi D’Este cedettero fin da fine ‘400 i pascoli più alti dell’alta Val

Dolo ai pastori di Soraggio, in Garfagnana, in cambio di un orso vivo da

consegnare alla Corte di Ferrara, poi di Modena. Estinti i poveri orsi, il

duca pretese un cinghiale, allora detto ”porcho cengiaro”, e così la valle

in questione divenne dal XVII secolo la Valle dei Porci. Il percorso, di

grande fascino attraverso praterie dove vivono branchi di mufloni, oltre

a lupi e cinghiali, ci porterà dal Passo delle Forbici fino a Lamalite per

raggiungere il Passone che si affaccia sull’omonimo circolo glaciale.

Raggiunto il Passo di Vallestrina e il Passo della Volpe, o Bocca di

Valcalda, dove si lascia il crinale per scendere al Rifugio San Leonardo.

L’hospitale, posto sull’antica via medioevale Romea per le Forbici,

risultava già funzionante in un documento del 1181 al servizio dei

pellegrini in viaggio verso Roma. Nel 1445 l’ospizio risulta già in

rovina, cessati i pellegrinaggi e subentrati gli Estensi nella vallata, fu

poi fattoria, fino all’inizio del ‘700, quando attorno ad essa crebbero gli

insediamenti del “Dolo”. L’ultimo duca di Modena, Francesco V, nel

1849 in visita a Civago, donò casa e terre al prete di Civago, di qui il

nome di Ca’ del Pret in uso fino a metà dell’900.